Academy – Approcci terapeutici naturali sull’acne

La comprensione relativa all’efficacia terapeutica delle piante medicinali e dei loro meccanismi sta crescendo molto negli ultimi anni, di pari passo con l’aumento della domanda di approcci olistici naturali e (sorprendentemente) dei maggiori timori riguardanti le conseguenze a lungo termine dell’uso reiterato di antibiotici.

Una delle condizioni che giovano di più di approcci “alternativi” alla medicina tradizionale è l’acne: una patologia multifattoriale, complessa, diffusissima anche in età adulta e con un’eziologia poco chiara, il cui trattamento di prima linea prevede antibiotici orali e topici ad ampio spettro, con assunzione prolungata (3-6 mesi). Gli antibiotici assunti a lungo possono avere effetti collaterali sul microbioma ospite, inclusa la selezione di batteri multiresistenti sulla pelle e nell’intestino, pertanto sono necessarie alternative sicure ed efficaci per curare l’acne.

Una review sistemica del 2017 ha approfondito quali terapie fitoterapiche avessero più potenziale sul benessere del microbiota e dell’acne, attingendo a molteplici prospettive mediche, tra cui la medicina cinese e l’Ayurveda. Tra i principi valutati ci sono rimedi ayurvedici (Aloe barbadensis, Azadirachta indica, Curcuma longa, Hemidesmus indicus, Terminalia chebula, Terminalia arjuna e Withania somnifera), Berberina, Estratto di frutti rossi (soprattutto fragola), Garcinia, Estratto di tè verde, Curcuma, Agnocasto…

Ebbene, i risultati sono interessanti anche se diversi da quelli anticipati!

Lo studio sottolinea la centralità dell’asse pelle-intestino e del microbiota umano come mediatore dell’infiammazione a livello intestinale e sistemico.

Le evidenze suggeriscono che approcci dietetici e integratori fitoterapici possono essere una valida alternativa all’attuale standard di cura per l’acne moderata (che include antibiotici)… anche se non è chiaro se gli integratori influenzino principalmente il microbioma o direttamente l’uomo!
Infatti, molte delle erbe medicinali e spezie sopracitate possono influenzare più di un fattore nella patogenesi dell’acne (resistenza all’insulina, modulazione del microbioma, equilibrio degli ormoni sessuali, infiammazione, disbiosi intestinale) quindi senza valutazioni mirate, è difficile dire quale meccanismo sia clinicamente più rilevante.
Oltre agli effetti di specifici estratti vegetali, una dieta ricca di sostanze vegetali e povera di carboidrati semplici dovrebbe causare un significativo miglioramento dell’acne attraverso una varietà di meccanismi: ne parlo spesso durante le mie lezioni riservate a professionisti.
Alcuni degli studi valutati nella review descrivono l’acne come una manifestazione visibile di un problema sistemico (di nuovo, resistenza all’insulina, infiammazione, disbiosi intestinale e cattiva alimentazione): uno sguardo innovativo, che non si focalizza su una delle singole cause tradizionalmente trattate (ormoni, intestino, pelle).

Inoltre, sempre a proposito di acne e integrazione, una review e meta-analisi recentessima, pubblicata a marzo 2021, ci dice che la supplementazione di vitamina D è efficace in pazienti con acne che ne rilevino una carenza dagli esami ematici.

Sebbene la compliance del paziente ad alcuni cambiamenti dietetici sia probabilmente molto inferiore rispetto ai farmaci, è una via terapeutica verso trattamenti mirati e a basso rischio merita sicuramente ulteriori studi e sviluppi.

Di seguito gli studi citati nell’articolo:

Edible Plants and Their Influence on the Gut Microbiome and Acne

Vitamin D status and efficacy of vitamin D supplementation in acne patients: A systematic review and meta-analysis