Amenorrea post pillola

Donna regge pillola anticoncezionale e sveglia

In alcuni casi, dopo una terapia anticoncezionale, la ciclicità mestruale rimane bloccata: il ciclo non si presenta per alcuni mesi, o si presenta in modo anomalo, altalenante, doloroso. Vediamo cosa sia possibile fare!

Può capitare che, dopo aver sospeso l’assunzione della pillola, il ciclo non torni per diversi mesi – provocando quella che viene chiamata amenorrea post pillola.
Se stai leggendo questo articolo, è probabile che tu ne soffra in questo momento!
Nel corso dell’articolo ti spiegherò quali potrebbero essere le concause, quali sono i sintomi più comuni e come l’alimentazione possa essere di supporto.

Cosa vuol dire amenorrea?Assorbente esterno pulito con sveglia

Si parla di amenorrea in caso di assenza di mestruazioni per 6 mesi consecutivi.
Si distinguono due tipi:

  • Primaria: quando il ciclo non si presenta a seguito della pubertà e della comparsa dei caratteri sessuali secondari;
  • Secondaria: quando l’amenorrea subentra dopo un periodo, anche lungo, in cui il ciclo è sempre stato presente.
    L’amenorrea secondaria non sempre è da ricondursi a una condizione patologica: siamo in amenorrea quando siamo in gravidanza, in allattamento e in menopausa. Sono tutte condizioni in cui l’assenza di mestruazioni è fisiologica e normale.

Tuttavia, in una donna in età fertile e in assenza di gravidanza o allattamento, è innegabile che l’amenorrea sia sintomo che l’equilibrio ormonale è stato alterato. Le cause possono essere diverse:

  • Forte stress o evento traumatico
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Peso molto basso e/o percentuale di grasso corporeo troppo bassa
  • Allenamenti troppo intensi e sport fatto in modo ossessivo
  • Pensieri disfunzionali rispetto al proprio corpo e alla relazione (ne aveva parlato la psicologa Liana Cassone nell’articolo Amenorrea e relazione di coppia)
    Tutte queste casistiche fanno capo a quella che viene definita amenorrea ipotalamica da stress psicofisico: ne abbiamo ampiamente trattato sia sul blog, che nei nostri webinar.

Mani di donna tengono in mano pillola anticoncezionaleAmenorrea post pillola

Esiste anche un tipo di amenorrea che non è da stress e che al contempo non è fisiologica: è l’amenorrea post pillola, che può subentrare -appunto- dopo l’interruzione dell’anticoncezionale. Non accade a tutte le donne e in genere si risolve da sola nel giro di qualche mese, ma vale la pena conoscerla, per non trascurarla troppo a lungo.

Gli ormoni anticoncezionali della pillola funzionano inibendo la produzione degli ormoni coinvolti nel ciclo mestruale, mettendo “a riposo” il sistema riproduttivo. Una volta interrotta la terapia, il corpo dovrebbe tornare a fare affidamento sugli ormoni sessuali endogeni: tuttavia, questo passaggio non è sempre fluido e semplice; si tratta di un cambiamento ormonale significativo per l’organismo che torna ad auto-regolarsi sulla ciclicità mensile.
Non sembrano esserci associazioni rispetto alla durata dell’assunzione, al tipo di anticoncezionale (pillola, cerotto, anello etc) o al dosaggio ormonale, né l’età della donna; piuttosto potrebbe dipendere da una sensibilità personale a livelli ormonali diversi da quelli prodotti naturalmente dal corpo.

Quali sono i sintomi più comuni?
  • Acne e pelle impura
  • Perdita di capelli
  • Problemi di fertilità
  • Gonfiore addominale
  • Ritenzione idrica
  • Aumento di peso
  • Emicrania
  • Disturbi dell’umore
  • Una percentuale di donne lamenta anche galattorrea (presenza di secrezioni dal seno, dolore), spesso associata ad alti livelli di prolattina.

I disturbi sono vari e si accompagnano a uno stato di malessere non solo fisico ma anche psicologico: si ha la percezione che ci sia “qualcosa che non va” e si cerca disperatamente una soluzione.
Se è vero che l’amenorrea post pillola non è di per sé grave o pericolosa, tanto che spesso il consiglio è semplicemente quello di aspettare, è anche vero che riconoscere quali fattori potrebbero contribuire/aver contribuito allo stop temporaneo del ciclo permette di supportare il corpo nel tornare al tuo stato di equilibrio ormonale.

Da cosa dipende?Disegno di utero sano

Una volta escluse patologie e problemi ormonali (menopausa precoce, insufficienza ovarica, lesioni, disfunzioni, etc) attraverso degli esami ematici di routine, ci sono alcuni elementi che vale la pena tenere in considerazione assieme alla propria ginecologa.

La pillola potrebbe aver mascherato un problema ginecologico non diagnosticato.

Spesso la pillola viene utilizzata come rimedio a disturbi quali mestruazioni irregolari, acne, cicli dolorosi e abbondanti… senza indagare in fondo l’origine di questi problemi, che potrebbero ripresentarsi dopo la sospensione della terapia anticoncezionale. Ad esempio, una Sindrome dell’Ovaio Policistico (o PCOS) potrebbe spiegare il perché dell’assenza di mestruazioni per un lungo periodo di tempo.

Durante il periodo di assunzione della pillola, il peso potrebbe essere cambiato in maniera significativa.

Se dall’inizio alla fine della terapia anticoncezionale sono passati tanti anni e nel frattempo il tempo il peso corporeo ha subito modifiche rilevanti (sia come diminuzione che come aumento), al corpo potrebbe servire un po’ più di tempo per assestarsi. Una percentuale di massa grassa troppo bassa (inferiore al 18-20%) porterà il corpo a uno stato di amenorrea; ma anche il tessuto adiposo in eccesso può perturbare l’equilibrio ormonale.
NB. Le alterazioni di peso non hanno influenza sul ciclo quando non si associano a un comportamento disfunzionale verso il cibo o una percezione anomala del proprio corpo e della propria femminilità.

Carenze vitaminiche e minerali

L’uso protratto della pillola anticoncezionale e di altri metodi anticoncezionali ormonali genera carenze vitaminiche e minerali, che potrebbero influenzare la fertilità. Questo vale soprattutto per i valori di beta-carotene, vitamina E, vitamina C, vitamina D, vitamine B6-B9-B12 , calcio, fosforo, magnesio e zinco. Varrebbe la pena fare un check ematico per capire se ci sia bisogno di supplementazione.

Cosa si può fare con l’alimentazione?Alimenti a basso indice glicemico

  • Innanzitutto è importante lavorare per il ripristino dei livelli di vitamine e minerali elencati sopra, o con integrazione ad hoc o con dieta più bilanciata e nutriente.
  • Una dieta a basso carico glicemico, che preveda la giusta dose di grassi e sostanze antinfiammatorie, porta ad un miglior controllo dell’insulina, i cui livelli, se troppo alti o troppo bassi, determinano una risposta ovarica anormale;
  • Al contempo si dovrà agire anche con una dieta che miri a ripristinare la corretta funzionalità ovarica, attraverso un’alimentazione personalizzata;
  • Potrebbe essere utile stimolare la funzionalità del fegato attraverso una terapia fitoterapica specifica, di modo da supportare il lavoro di un organo direttamente coinvolto nella metabolizzazione ormonale;
  • Fuori dalla tavola, sicuramente una beauty routine adeguata può essere un ulteriore aiuto (sapete, ad esempio, che diversi principi cosmetici sono potenziali endocrine disruptors?

Un’ultima nota importante: se l’interruzione della pillola non è associata a un desiderio di gravidanza, è bene utilizzare contraccettivi di barriera. Non c’è modo di sapere quando la fertilità riprenderà il suo ritmo, l’amenorrea post pillola può dare un falso senso di protezione.

Spero di avervi trasmesso un po’ di serenità nell’affrontare questo periodo di passaggio prima della ripresa naturale del ciclo! E’ importante ribadire che è una situazione transitoria che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente.

Se avete bisogno di un aiuto per mettere a punto una dieta che favorisca la fertilità e vi aiuti ad uscire da questa posizione di stallo, potete contattarmi per prenotare una consulenza personalizzata.