Integrazione per endometriosi

Integratori per endometriosi

L’integrazione per endometriosi serve?

La risposta è , se non la si intende come una pretesa di fermare o far regredire la patologia!

Integrare specifici composti in caso di endometriosi serve a:

  • Compensare carenze di vitamine e minerali evidenziate dagli esami del sangue (vale la pena ricordare che l’uso della pillola progestinica può, alla lunga, determinare carenza di vitamina D e B12, folati, magnesio, zinco e ferro)
  • Migliorare il quadro di infiammazione sistemica di basso grado
  • Permettere una modulazione della dolorabilità tipica da endometriosi e della dismenorrea

Carenza di vitamine

Vitamina D

In caso di endometriosi la vitamina D ha un’importante azione antiproliferativa, antinfiammatoria e immunomodulante; vale a dire che permette di inibire la formazione incontrollata di tessuto endometriale, e rafforza il sistema immunitario.

La supplementazione di vitamina D può ridurre i dolori mestruali dell’endometriosi e, in caso di ricerca di gravidanza, aiuta a migliorare la qualità ovarica.

Il fabbisogno di vitamina D è di 400 UI giornaliere. Se gli esami del sangue evidenziano una carenza, si struttura il dosaggio della supplementazione che può variare da 400 a 2000 UI giornaliere: oltre questo valore limite la supplementazione di vitamina D diventa di competenza strettamente medica.

Vitamina B12 e folati

La combinata di vitamina B12 e folati ha un’azione importante su reazioni biochimiche di metilazione, che intervengono a protezione di danni al DNA e a supporto delle energie fisiche.
La supplementazione risulta imprescindibile in caso di:

  • Mutazioni del gene MTHFR
  • Ricerca di gravidanza
  • Dieta tendenzialmente vegetariana o vegana
  • Malassorbimento intestinale o gastrite cronica

Cercate integratori che contengano le forme già metilate (cioè altamente biodisponibili e già attive) delle vitamine.


Quadro infiammatorio

L’endometriosi si accompagna a infiammazione cronica di basso grado. Esistono degli integratori antinfiammatori che possono dare supporto antiossidante contro lo stress ossidativo.

Omega-3gellule omega-3

Un apporto equilibrato di omega-3 e omega-6 è importante a supporto della produzione di citochine antinfiammatorie. Nel caso in cui sia presente low grade inflammation può essere utile supplementare con omega-3 che aiuta a potenziare la risposta allo stress ossidativo.

La cosa più importante è che l’integrazione sia di ottima qualità (questo vale sempre, non solo in caso di endometriosi!):

  1. Con certificazione IFOS che attesti l’assenza di metalli pesanti
  2. Contenuti in capsule scure per prevenire l’irrancidimento da esposione solare
  3. Con l’aggiunta di uno stabilizzante e antiossidante (ad esempio la vitamina E)

In commercio esistono molti validi integratori che differiscono per il quantitativo di EPA e DHA e per la posologia suggerita: l’integrazione va personalizzata, per non rischiare sottodosaggio (e quindi, sostanzialmente, una perdita di soldi) o sovradosaggio (l’eccesso di omega-3 ha effetti collaterali seri).

Vitamina C e bioflavonoidi

Sono due molecole che intervengono nel supporto della cascata radicalica grazie alla loro azione antiossidante.
Integrare la vitamina C come antiossidante è indicato in donne con endometriosi che abbiano anche problemi nella circolazione, capillari fragili, o siano particolarmente esposte a malanni di stagione.
A loro volta i bioflavonoidi contribuiscono al rafforzamento della parete dei capillari, migliorando la circolazione sanguigna e di conseguenza l’arrivo di nutrienti ai vari tessuti e distretti organici.

La vitamina C ha un meccanismo di assorbimento saturabile: assumere grandi dosi di vitamina C è inutile (e controproducente), perché comunque il nostro organismo è in grado di assorbirne solo una data quantità per volta; l’eccesso viene eliminato con le urine o, nei casi peggiori, si accumula pericolosamente nel nostro corpo, predisponendo a problemi renali.

Curcumina

La curcumina è il principale polifenolo isolato dalla curcuma.
Studi sull’uomo che hanno analizzato l’effetto dell’integrazione di curcumina hanno riportato una downregulation della via di segnalazione cellulare del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF) e una riduzione dei livelli sierici di CA 125 e prostaglandina E2. Pertanto, una supplementazione potrebbe avere potenziali benefici per la prevenzione e come parte del trattamento dell’endometriosi.

NAC

La N-acetilcisteina (NAC) è la forma acetilata dell’aminoacido cisteina. È naturalmente presente in alcuni vegetali (ad esempio cipolla e aglio) e mostra una marcata azione antiproliferativa in vitro sulle cellule tumorali di origine epiteliale, comprese quelle dell’endometrio.

Alcuni ricercatori hanno osservato una riduzione delle dimensioni degli endometriomi nelle donne che hanno assunto la NAC e sostengono possa coadiuvare il trattamento medico dell’endometriosi ovarica, oltre a prevenire le recidive.

Inoltre, l’effetto combinato di NAC, acido alfa-lipoico e bromelina ha ridotto significativamente il dolore pelvico nelle 400 donne coinvolte nello studio.


Dismenorrea

Magnesio

magnesio integratoriSenza la pretesa che agisca direttamente sui dolori da ciclo, il magnesio è indubbiamente un micronutriente utile a contrastare l’eccessiva contrazione muscolare, e quindi può avere un effetto sull’evitare crampi a livello pelvico. Va preso con continuità, e ne va scelto il dosaggio e la formulazione più indicata.

Grazie all’azione miorilassante, il magnesio potrebbe essere utile sia per i mal di testa del ciclo causati da contrazione alla cervicale, sia per la stitichezza che precede il mestruo e che è da ricondursi a rigidità dei muscoli intestinali.

Tornando alle formulazioni,  in caso di endometriosi si può valutare l’integrazione di:

  • Il magnesio citrato: ha un assorbimento immediato, utile sia per l’intestino che per le problematiche muscolari. Se assunto in alte dosi, ha un vero e proprio effetto lassativo.
  • Il magnesio ossido: è quello che ha la maggiore azione lassativa, ma va usato solo al bisogno e non in continuum.
  • Magnesio bisglicinato o magnesio glicerofosfato hanno la migliore biodisponibilità e sono adatti anche a contrastare l’iperstimolo nervoso e l’insorgere di emicrania (non cefalea).

Non è invece corretto affermare che abbia un’azione come anti-stress a livello mentale, quindi non aiuta contro il nervosismo tipico della fase premestruale.

Endocannabinoidi

Sembrerebbero esserci dati interessanti circa l’uso degli endocannabinoidi: in questi anni la ricerca sta indagando il loro potenziale terapeutico su tutte le forme di dolore cronico, ma mancano ancora studi veri e propri circa l’efficacia sul lungo termine (ovviamente mi riferisco alla cannabis terapeutica, che non ha molecole con effetti stupefacenti e neurolesivi).

Acido alfa lipoico

È una sostanza che si trova naturalmente negli spinaci, nei broccoli e nei pomodori ed è sintetizzata anche nel corpo umano.
Alcuni studi in vivo hanno dimostrato che l’uso regolare di α-LA porta un significativo miglioramento dei sintomi dolorosi associati all’endometriosi (dispareunia, dismenorrea e dolore pelvico cronico) migliorando così la qualità della vita e le funzioni sessuali.


Intestino

Una review del 2021 (PMID: 32949284) ha confermato una correlazione tra endometriosi e intestino irritabile, con dati che parlano chiaro: le donne che soffrono di endometriosi hanno un rischio due volte maggiore di sviluppare la Sindrome da Colon Irritabile (IBS), rispetto alle donne che non ne soffrono. In questo articolo abbiamo parlato dei consigli alimentari.

Estratto di zenzero

Se i dolori sono dovuti ad aderenze intestinali, l’estratto di zenzero assieme agli omega-3 possono funzionare come antinfiammatorio intestinale.


Cistite

Fermenti della flora di Doderlein

Si tratta di fermenti Lattobacilli che colonizzano il tratto vaginale e che permettono di ristabilire un’eubiosi intaccata da ripetuti episodi di cistite e candida. In presenza di disbiosi vaginale il rischio di recidive è molto elevato: per questo motivo, qualsiasi sia la terapia proposta, è importante che si usino in contemporanea questi fermenti. A volte, negli episodi più blandi, possono essere di per sé sufficienti se usati in forma di ovuli vaginali.

Estratto di semi di pompelmo

Diversi studi ne hanno dimostrato l’efficacia per combattere la candidosi (vaginale e intestinale), a patto che la supplementazione venga protratta per almeno 4-6 mesi, meglio ancora se in associazione a estratto di aglio e/o di origano (ad azione antibiotica e disinfettante).

NB: l’assunzione dell’estratto di semi di pompelmo è incompatibile con alcuni farmaci! Se state assumendo terapie di qualsiasi genere, parlatene con il vostro medico di base.

Cranberry del Nord America

Una varietà di frutti di bosco particolarmente ricca di proantocianidine A, utili a inibire l’adesione dei batteri alle mucose del nostro organismo; viene utilizzato nella cura e nella prevenzione della cistite, in particolare se in abbinamento alla bromelina.

Bromelina e papaina

Sono due enzimi estratti da ananas e papaya, utilizzati per problematiche digestive e come supporto integrativo nella lotta alla cistite. Vanno assunti almeno due volte al giorno a digiuno in virtù delle proprietà proteolitiche. La loro efficacia è potenziata dalla supplementazione combinata di cranberry, vitamina C e ortica (esistono anche integrazioni complete).

D-mannosio

Si tratta di uno zucchero semplice, che non viene assorbito nel tratto intestinale e giunge inalterato in sede urinaria. Ha la caratteristica di legarsi ai pili di batteri responsabili delle infezioni urinarie collegate alla cistite e di impedirne l’adesione alla mucosa.
Il supplemento di questa polvere raggiunge un potenziale maggiore quando associato a Lattobacillus Rhamnosus e vitamina C.


Fertilità

Zinco

Lo zinco è un minerale essenziale naturalmente presente in alcuni alimenti come ostriche, granchi, aragoste, carni rosse, pollame, fagioli, noci e prodotti caseari. Una carenza di zinco puòalimenti zinco complicare le caratteristiche cliniche di molte malattie, influenzare lo stato immunologico, aumentare la produzione di citochine infiammatorie e incrementare lo stress ossidativo.

Sebbene non esistano studi specifici sull’integrazione dello zinco e sui suoi effetti nelle donne con endometriosi, i ricercatori hanno riscontrato livelli di zinco più bassi nelle donne con endometriosi. I livelli aumentavano nel liquido follicolare di pazienti endometriosiche che avevano concepito grazie alla procreazione in vitro.

Vitamina E

La vitamina E (presente negli oli vegetali, nelle noci, nei semi, nella frutta e nella verdura) ha un effetto antiossidante, soprattutto sulla perossidazione lipidica. Per le pazienti con endometriosi grave e infertilità, l’integrazione potrebbe essere utile come trattamento complementare. Tuttavia, per la gestione del dolore, potrebbe essere più appropriato utilizzare integratori combinati di vitamina E e vitamina C.


È importante che si parli di tutte le risorse a disposizione delle donne che soffrono di endometriosi: alimentazione, integrazione, terapie farmacologiche, chirurgia, osteopatia, fisioterapia del pavimento pelvico e agopuntura sono solo alcune delle freccie al nostro arco.

Spero che questo articolo, scritto in occasione del mese della consapevolezza sull’endometriosi, possa essere di aiuto tanto alle pazienti quanto ai professionisti che si occupano di questa patologia.

Per un piano alimentare a scopo terapeutico che comprenda anche integrazione è utile avere il supporto di una dieta/nutrizionista preparata, se vi interessa prenotare una consulenza potete farlo al link qui sotto.

Fonte: Dietary supplements for treatment of endometriosis: A review