Mindful Eating: come la consapevolezza può aiutarci anche a tavola.

Vi lascio all’articolo della Dott.ssa Valeria Vasile, psicologa e psicoterapeuta della zona di Padova, che si occupa (tra le altre cose) di DCA e di rapporto conflittuale con il cibo e il corpo.

Avete mai sentito parlare della Mindful Eating?
Sicuramente vi sarete già imbattuti nella lettura di qualche articolo oppure nella visione di alcuni video sui social network. Forse qualcuno vi avrà raccontato di aver perso peso solo seguendo le indicazioni della Mindful Eating e questo immagino, vi abbia molto incuriosito.
L’obiettivo di questo articolo è quello di fare un po’di chiarezza su questa pratica, e comprendere in che modo la Mindful Eating possa essere utile a riequilibrare il proprio rapporto con il cibo, ma non solo.

Consigli spassionati per la lettura:
A tutte le persone assai propense all’ottimismo, suggerisco di non cadere nell’ingenuità di fare della Mindful Eating una ‘fede’, né di escluderla a priori solo perché apparentemente molto lontana dalle proprie idee. Vedremo nel dettaglio cosa è e quali vantaggi può portare invece nella nostra vita, se sapremo farne un buon uso. Ma attenzione! E’ una pratica e come tale va esercitata. Può certamente non andare bene per tutti, ma perché rinunciare alla possibilità di provarci?

La Mindful Eating è una modalità di approccio con il cibo basata sulla consapevolezza e sull’attenzione al qui e ora. E’ un prezioso ‘strumento’ che si integra perfettamente con i percorsi psicologici e nutrizionali. Viene spesso utilizzata sia per modificare lo schema di percezione del proprio corpo sia per sviluppare attraverso l’attenzione al cibo, un nuovo significato dell’atto del nutrirsi e creare così un rapporto equilibrato mente-corpo.

Gli obiettivi dei vari esercizi di alimentazione consapevole proposti all’interno di percorsi di Mindful Eating includono:

  • Consapevolezza delle sensazioni fisiche di fame ed i diversi tipi di sazietà;
  • Riuscire a trarre piacere anche da piccole quantità di cibo;
  • Imparare a fare scelte alimentari in modo cosciente;
  • Mangiare con attenzione e intenzione tutte le tipologie di cibo.

La Mindful Eating trae spunto da alcuni insegnamenti Buddisti, utili a comprendere quanto ciascuno di noi possa imparare a nutrire il proprio corpo con cura ed attenzione.

La pratica di essere completamente presenti in ogni momento della propria giornata è chiamata mindfulness.
Cosa significa essere mindful? Non vivere la nostra vita proiettata sempre al futuro, togliere il ‘pilota automatico’ che spesso governa le nostre azioni ed essere completamente consapevole di ciò che sta accadendo dentro di noi e intorno a noi, allontanando più possibile giudizi o preconcetti. Sebbene la Mindfulness sia insegnata nei percorsi di meditazione orientale, non è una pratica mistica o esoterica difficile da imparare.
Molte distrazioni nella vita quotidiana rendono più difficile un’autoregolazione durante il momento pasti, portandoci ad assumere spesso inconsapevolmente una quantità di cibo ‘mindless’ (irragionevole), senza riconoscere la sensazione di sazietà.

Vi è mai capitato di sentire ancora un languorino (o proprio ‘fame’!) anche dopo aver mangiato? Ecco molto probabilmente avrete consumato il cibo in poco tempo e senza prestare attenzione, tanto che il vostro cervello avrà faticato moltissimo prima di percepire i segnali di sazietà. Purtroppo questa modalità di approccio al cibo è una delle cause dell’aumento di peso e dell’obesità e rende complesso il nostro rapporto con il cibo.

Prima di addentrarsi nella conoscenza della Mindful Eating, bisogna partire necessariamente dalla propria storia personale. Prendiamoci qualche istante per rispondere ad alcune preziose domande, che ci aiuteranno ad osservare noi stessi:

  • Che rapporto avete con il cibo? Cosa provate prima e dopo aver mangiato?
  • In che modo scegliete cosa mettere sul piatto?
  • Quali attitudini avete verso l’attività fisica?

Per mantenere un peso e uno stile di vita salutare, dobbiamo guardare attentamente la relazione tra il nostro corpo, la nostra mente ed il contesto in cui siamo inseriti. Senza trascurare il fatto che ciò che mangiamo e come lo mangiamo è influenzato da molteplici fattori, come ad esempio dalla famiglia, dalla cultura, dal business del cibo, dai media e dalla società.

Una volta presa coscienza delle proprie abitudini, dei pensieri, dei vissuti emotivi, delle sensazioni, potrete lavorare, passo dopo passo, per interrompere la meccanicità della forza dell’abitudine, che vi ha portato ad avere un rapporto conflittuale con l’alimentazione.

Per molte persone il mangiare con il tempo è diventato un atto ‘consolatorio’, un momento utile a lasciar tacere il dolore. Eppure dopo poco tempo dall’assunzione di cibo, i pensieri ritornano accompagnati da innumerevoli sensi di colpa. Un circolo vizioso da cui a volte è proprio difficile venir fuori.

Prima di tutto sforziamoci più possibile di focalizzarci sul presente, mettendo in una scatola pensieri ed emozioni passate e presenti nel momento in cui ci sediamo a tavola. Non è certamente facile, ma è indispensabile per iniziare a prendersi cura d sé. Se vi farà piacere, nel prossimo articolo vedremo assieme quali strategie possiamo adottare per vivere nel migliore di modi il momento dei pasti.

Avere un rapporto autentico con il proprio corpo e con il cibo è possibile. Non sarà facile come buttar giù una pillola, sarà un percorso, a volte duro, che varrà la pena di aver intrapreso.

Impariamo ad ascoltare il corpo con empatia ed affetto. Fermiamoci un attimo per comprendere anche i suoi bisogni: siamo stati seduti tutto il giorno e abbiamo bisogno di un po’di movimento? Al contrario abbiamo girato come trottole tutto il giorno e necessitiamo di riposo? Cosa farebbe stare meglio il nostro corpo al momento?
Più riusciremo ad essere ‘accoglienti’ nei confronti di noi stessi, meno spazio concederemo ad inutili sensi di colpa. Non giudicatevi severamente, come dice un vecchio detto ‘Se vuoi imparare, sbaglia in fretta’.

Come avrete ormai intuito, la Mindful Eating ci sostiene ad intraprendere un cammino consapevole verso l’equilibrio, non è una dieta da cominciare e abbandonare. Non si basa su pillole o beveroni dietetici. Non indica ‘cosa’ mangiare, ma insegna ‘come’ mangiare.

Seguire questa pratica significa anche individuare i propri obiettivi per una vita sana ed attiva, che devono ogni giorno ispirarci e guidare le nostre azioni.

Anche in questo caso, attenzione a non commettere ingenuità!

Questi obiettivi devono essere realistici ed adattarsi perfettamente alle esigenze della nostra vita. Se non vi siete mai dedicati ad alcuna attività fisica, non potrete immaginare di inserire quotidianamente attività motoria. L’entusiasmo iniziale giocherà a vostro vantaggio per poco tempo, poi potrebbe rivelarsi controproducente. Dunque gestiamo per bene le nostre energie. Fate piccoli passi verso il cambiamento. Gli sforzi notevoli generalmente fanno scattare il circolo vizioso del ‘fallimento’. Quindi ‘solcare il mare all’insaputa del cielo’ deve essere la nostra strategia per renderci ogni giorno testimoni delle nostre vittorie.
Gli unici effetti collaterali della Mindful Eating che potrete notare, saranno:

  • Un aumento della pazienza
  • L’adozione di un atteggiamento non giudicante
  • Il contatto con la nostra parte più intima
  • Una crescita della propria responsabilità individuale
  • Una barriera contro la pigrizia o meglio contro la disorganizzazione

Cosa ne dite di iniziare questo percorso?
Se vi interessa saperne di più su questa pratica, potremmo inaugurare una nuova rubrica per coltivare sempre più la cura e la consapevolezza di noi stessi e di tutte le persone che abbiamo intorno.

 

Riferimenti bibliografici e approfondimenti:
• David Le Breton. Il Sapore del mondo. Scienza e idee Raffaello Cortina Editori, 2007.
• Kristeller, Jean L. and Wolever, Ruth Q.(2011) Mindfulness-Based Eating Awareness Training for Treating Binge Eating Disorder: The Conceptual Foundation, Eating Disorders. PubMed.org
• Thich Nhat Hanh , Lilian Cheung. Savor: Mindful Eating, Mindful Life. 2010
• Thich Nhat Hanh. Mangiare zen. Nutrire il corpo e la mente. Oscar Mondadori, 2016.