Parlando di spreco alimentare su Instagram, è emerso il tema degli avanzi dei pasti dei bambini.
Mezzo pacchetto di crackers, 5 tortellini, un po’ di pasta, qualche cucchiaio di minestra… ma vi siete mai chieste come mai i bimbi avanzino così tanto?
Lo studio
Qualche anno fa, negli Stati Uniti (dove il consumo di frutta e verdura è più ridotto rispetto all’Italia) è stato introdotto un programma educativo dedicato ai genitori di bambini tra i 3 e i 5 anni per imparare a preparare pasti completi e bilanciati per i piccoli e allo stesso tempo aumentare le quantità di frutta, verdura e cereali integrali. Pensiamo ad esempio a ricette come risotto alla zucca, fusilli con pesto di broccoli e mandorle, vellutata di lenticchie rosse e orzo: piatti ricchi di vegetali, e gustosi per i bimbi.
L’iniziativa ha dato buoni risultati, soprattutto per quanto riguarda la verdura e i cereali integrali; la frutta, generalmente più gradita, è rimasta stabile.
Quello che ha sorpreso i ricercatori è un altro dato: a prescindere dal contenuto della lunch box che veniva portata a scuola (più o meno bilanciata), i bambini avanzavano cibo, tendendo a mangiare da metà o due terzi di quello che era stato preparato. Quando i genitori, influenzati positivamente dal training nutrizionale, inserivano più verdure e meno dolci… il consumo di verdure aumentava e quello di dolci scendeva *MA* la proporzione tra cibo preparato/cibo mangiato non cambiava, sia che si parlasse di verdure che snack salati: i bambini continuavano ad avanzare cibo.
Secondo lo studio, questo comportamento rispecchia ciò che altri studi avevano già messo a fuoco: i bambini delle elementari, se sono lontani dalle pressioni socio-emotive dei genitori al momento del pasto, tendono a consumare il 60% del cibo che gli viene servito. Per darvi un riferimento, tendenzialmente un adulto consuma il 92% del cibo che ha davanti.
E’ un dato importante anche per i genitori italiani che usufruiscono del servizio mensa per i propri figli!
Sempre lo studio suggerisce alcune possibili spiegazioni: potrebbe essere legato all’evoluzione cognitiva dei piccoli o al fatto di segnalare attraverso gli avanzi che il momento del pasto è finito.
L’esperienza
… Io però, da mamma, ho un’opinione diversa e più “terra terra”.
Credo che i bambini avanzino più degli adulti per due motivi, anzi tre:
- Non hanno la nostra stessa percezione della fame
La sentono, certo, ma mangiano volentieri quello che è palatabile, per il resto perdono interesse anche prima del completo raggiungimento della sazietà: se c’è altro di più appetibile bene, altrimenti amen. Con l’età capiscono che ‘o mangio questo o nulla’ e allora danno più valore alla fame e la riempiono anche con cose che non gradiscono, pur di non patirla. - Hanno altro da fare!
Giocano, guardano gli altri bimbi, parlano, raccontano, e (fondamentalmente) si annoiano a stare seduti e ripetere un gesto meccanico come mangiare: sono distratti… in senso positivo! Non la distrazione da imbabolamento davanti alla tv! - Tendenzialmente mangiano più volentieri se hanno più cose tra cui scegliere
Un po’ di quello, un po’ di questo… Se hanno a disposizione solo UN piatto mangiano poco, e basta; se hanno 2-3 cose, mangiano comunque poco, ma di tutto (avanzano un sacco… ma complessivamente introitano di più).
Qualche consiglio?
- Osservate il loro modo di mangiare e, se necessario, parlate con un nutrizionista esperto di alimentazione pediatrica: capita spesso che i genitori abbiano una visione leggermente distorta delle quantità di cibo che i bimbi dovrebbero consumare (anche alla luce di quanto detto sopra). Tenete in considerazione la possibilità di offrire un pasto più scarso e tanti spuntini (equilibrati, bilanciati): pane e scagliette di parmigiano, yogurt bianco con cacao e uvetta, frutta e burro di mandorle.
- Provate a rendere il momento del pasto più coinvolgente dandogli qualcosa da fare: crostini di pane da mettere in una ciotolina di zuppa, bastoncini di verdure da intingere nell’hummus, polpettine di merluzzo da accompagnare ad una salsina a base di yogurt greco+olio+sale+scorza di limone. E mi aggancio all’ultimo punto…
- Al momento del pasto cercate di offrire una specie di buffet, o comunque di portare in tavola più cose… Anche nelle padelle! Non è una cena di gala, l’importante è che il bambino possa vedere il contenuto. Il fatto di poter scegliere cosa mettere nel piatto renderà il momento del pasto più interattivo, il bambino mangerà di più ed è una pratica che aiuta anche in caso di selettività alimentare – una fase che quasi tutti i bambini attraversano in età prescolare. Ne aveva parlato Ileana Gervasi in questo articolo.
Ecco gli studi di riferimento:
– Parent packs, child eats: Surprising results of Lunch is in the Bag’s efficacy trial
– Lunch is in the bag: increasing fruits, vegetables, and whole grains in sack lunches of preschool-aged children