Diabete mellito gestazionale

Conoscete il detto africano “It takes a village to raise a child” (letteralmente: “Serve un villaggio per crescere un bambino”)?

Potrebbe contenere una verità più profonda di quanto non pensiamo…

Il diabete mellito gestazionale è una condizione caratterizzata da valori di glicemia oltre la norma, quindi suggestivi di diagnosi di diabete, che si instaura durante la gravidanza in donne che, prima di essa, non erano diabetiche. Generalmente causa pochi sintomi e si risolve da solo dopo il parto, ma non va sottovalutato in quanto è collegato a rischi cardiologici e metabolici, sia per la madre che per il nascituro.
E’ inoltre associato ad una riduzione dello stato di benessere psicosociale: alcune evidenze in studi di popolazione mostrano che circa un terzo delle donne con DMG sviluppa depressione post partum, che a sua volta espone la donna all’aumento di peso e al rischio di sviluppare il diabete in futuro.

Ma cos’è il benessere psicosociale e perché è così importante? Per benessere psicosociale si intende uno stato di benessere frutto di diversi fattori che vanno dal ricevere supporto da chi ci circonda (la famiglia, gli amici, la comunità) all’autoefficacia, ovvero la fiducia nella propria capacità di affrontare le situazioni e raggiungere determinati obiettivi.

In questa review (che ha raccolto articoli dal 1980 al 2018) si è concentrata proprio su questo aspetto, andando ad indagare interazioni e correlazioni tra i fattori fisiologici e quelli psicologici nelle donne affette da DMG.

Si è visto che l’effetto combinato di dieta, attività e benessere psicosociale è molto efficace nel ridurre gli effetti negativi del DMG, molto più di quanto non lo siano interventi/terapie che si focalizzano soltanto su dieta ed esercizio, o su un mix dei due.
E’ facile comprendenere i benefici di alimentazione sana e sport: il movimento aumenta il dispendio energetico, riduce il consumo di cibo come forma di conforto mentre un’alimentazione sana rende energici e permette di controllare il peso.
Introducendo come fattore aggiuntivo quello del benessere psicosociale si è notato che questo era associato a un effetto positivo delle terapie e a una miglior adesione a dieta e attività fisica proposta, innescando un meccanismo virtuoso per il quale alla fine a migliorare erano il tono dell’umore, il senso di autoefficacia, l’immagine del proprio corpo, una forma di autoregolazione nelle scelte alimentari – favorendo come conseguenza il controllo del peso in gravidanza, un miglioramento delle funzioni metaboliche e del benessere della donna più in generale.

In tutti i casi di studio si è visto che i cambiamenti sullo stile di vita includevano aumento dell’attività fisica, miglioramento nella dieta e una percezione di meno stress. Molti di questi esperimenti hanno registrato un abbassassamento del BMI e della depressione post partum, un miglioramento della resa metabolica, ridotto il rischio di nascita prematura e basso peso alla nascita.
Dai risultati raccolti appare chiaro che gli interventi atti a mitigare i rischi associati al DMG dovrebbero includere non soltato dieta e attività fisica ma anche strategie per rafforzare il senso di autoefficacia, l’auto-regolazione verso il cibo, il movimento, il benessere psicosociale e il supporto familiare. Lo studio suggerisce proprio che il supporto sociale dall’esterno sia un forte stimolo ad attenersi ad uno stile di vita sano.

Possiamo concludere che il successo di dieta ed esercizio dipendono molto dallo stato psicologico della madre durante la gravidanza, e dovrebbe quindi ricevere l’attenzione che merita.

L’articolo completo qui:
How diet, physical activity and psychosocial well-being interact in women with gestational diabetes mellitus: an integrative review