Sapevate che il modo in cui viviamo l’arrivo delle mestruazioni e l’inizio della pubertà può avere conseguenze sulla femminilità, le relazioni e la sessualità anche in età adulta?Ne parliamo oggi con la Dott.ssa Sara Rosato, psicologa psicoterapeuta specializzata in sessuologia.
Menarca
Il termine menarca descrive l’arrivo delle prime mestruazioni, si presenta solitamente tra i 12 e i 15 anni di età ed indica il passaggio dall’infanzia alla pubertà, un momento significativo a partire dal quale la donna diventa potenzialmente fertile.
Nei secoli scorsi l’età del menarca si aggirava intorno ai 16-17 anni, per poi abbassarsi notevolmente a causa – secondo gli esperti – del cambiamento delle condizioni ambientali e delle condizioni di salute generale.
Vi sono casi in cui le prime mestruazioni arrivano in un’età precedente o successiva a quella considerata nella media. Oggi si parla di pubertà precoce quando queste compaiono prima dei 9 anni e di ritardo puberale quando compaiono tra i 16 e 18 anni.
Le mestruazioni
Avere le mestruazioni non significa solamente dover gestire il flusso mestruale, ma anche tutti quegli aspetti ormonali che apportano cambiamenti a livello corporeo e psicologico.
Il menarca e le mestruazioni in generale sono da sempre soggetto di leggende popolari e, a seconda della cultura e del periodo storico, assumono significati e simbologie importanti.
- Il termine mestruazione deriva dal latino menstruum, che a sua volta proviene dal greco mensis, che vuol dire mese.
- Fin dall’antichità il ciclo mestruale è stato associato alle fasi lunari e forse è proprio questo uno di quei motivi che hanno contribuito a donare al fenomeno quel particolare velo di mistero. Basta pensare a tutte le leggende e comportamenti superstiziosi tramandati nei secoli dalle nonne alle figlie e alle nipoti, come il divieto in quei giorni di toccare qualsiasi cosa (piante, cibo, ecc.), perché a rischio di contaminazione.
- Alcuni popoli africani e le popolazioni Maya attribuiscono al sangue mestruale un importante significato spirituale, considerandolo fonte di energia e potere.
Gli aspetti psicosociali del menarca e del ciclo mestruale
Il menarca non è solamente un fenomeno biologico, ma assume anche diversi significati a livello sociale, molti dei quali correlati alle trasformazioni corporee che si verificano in questo periodo.
Cambiamenti fisici
L’arrivo delle prime mestruazioni vede ogni giovane donna alle prese con un turbinio di cambiamenti psicofisici, che vanno dalla crescita del seno e dei fianchi alla crescita di peluria in varie parti del corpo. Tutti cambiamenti che la sottopongono ad un costante confronto con le coetanee e con tutti quei modelli che la società mette in vetrina in un determinato periodo storico.
Cambiamenti psicologici ed emotivi
Questo è un periodo in cui l’adolescente sente l’esigenza di costruire la propria identità, la propria autonomia, relazioni più strutturate, in un continuo processo di identificazione e differenziazione.
In tale percorso di cambiamento e crescita non bisogna dimenticare la gestione di quel vortice di pulsioni ed emozioni fino ad allora sconosciute: il desiderio di sentirsi attraenti e apprezzate.
Il linguaggio che usiamo
Nonostante gli elementi finora elencati, si parla ancora poco dell’influenza che il menarca e in generale il ciclo mestruale hanno sul corpo e sulla psiche femminile. Le mestruazioni sono (ancora) un tabù, un qualcosa di cui si parla poco liberamente. Basta pensare a tutte le espressioni alternative che vengono comunemente utilizzate per descrivere questo periodo del mese:
- “Avere le proprie cose”
- “Avere il ciclo”
- “Sono in quel periodo lì”
- “I giorni rossi”
Il termine “mestruazioni” si usa raramente, come fosse qualcosa di cui vergognarsi, un tabù appunto.
Siamo costantemente bombardati da pubblicità (più o meno discutibili) di assorbenti che mostrano donne libere e impegnate nelle più svariate attività durante i giorni del ciclo.
Purtroppo questo non si rispecchia nella quotidianità. Le donne si passano gli assorbenti in modo furtivo e imbarazzato, i sintomi psicofisici vengono costantemente sottovalutati, sminuiti e ridicolizzati, anche quando risultano invalidanti per la persona che li vive.
Mestruazioni e benessere psicofisico
Diverse ricerche hanno dimostrato l’impatto che le mestruazioni hanno sul benessere psicofisico della persona, tant’è che ad oggi si riconoscono due sindromi cliniche significative:
- La sindrome pre mestruale;
- Il disturbo disforico premestruale, che presenta gli stessi sintomi della sindrome pre mestruale ma in forma più grave e che colpisce circa il 5% della popolazione femminile.
Al di là di patologie conclamate, molte donne soffrono il rapporto con il loro ciclo mestruale, per diversi motivi: perché impedisce loro di svolgere determinate attività (sessualità inclusa), per la difficoltà di legittimarsi il dolore fisico, eccetera.
Allo stesso tempo, il ciclo mestruale può influire sulla percezione di sé, del proprio corpo e sul modo di vivere la sessualità.
Menarca precoce o tardivo: conseguenze psicofisiche
Come scritto precedentemente, vi sono casi in cui il menarca si presenta in un’età che si discosta dalla media, a causa di fattori genetici, ormonali, patologie varie e traumi di diversa natura.
Tutto ciò può causare disagio e vissuti spiacevoli che vanno ad incidere fortemente sull’autostima, sulle dinamiche interpersonali e sull’immagine corporea.
Troppo presto o troppo tardi
Proviamo ad immaginare quali emozioni può sperimentare una bambina che improvvisamente si ritrova a dover gestire in modo inaspettato, prima del tempo, tutti quei cambiamenti precedentemente descritti, inclusa l’ansia e la preoccupazione dei genitori, senza alcun tipo di preparazione.
Ma le stesse emozioni e vissuti negativi possono essere sperimentati da una ragazza che attende le mestruazioni che non arrivano, quando tutte le coetanee hanno già un corpo diverso, con le forme al punto giusto, si sentono “grandi”.
In entrambi i casi si ci può sentire sole, incomprese, sfortunate e soprattutto diverse.
Il disagio sperimentato, se non trova il giusto spazio per essere accolto e compreso, può generare conseguenze che incidono sul modo di vivere il corpo, le relazioni e la sessualità anche in età adulta.
La sofferenza diventa maggiore nel momento in cui in età adolescenziale si sono verificate esperienze negative all’interno del gruppo dei pari, si è state oggetto di scherno e discriminazione.
Cosa deve cambiare?
E’ fondamentale che il menarca venga percepito, sia a livello familiare che sociale, come un momento di importante cambiamento, riconoscendo che i vissuti possono cambiare da persona a persona, accogliendoli, senza sminuire né giudicare.
Allo stesso tempo, è importante che ogni donna si senta legittimata nel vivere la propria sofferenza – sia fisica che psichica – legata al ciclo mestruale e che quindi si conceda il diritto di voler trasformare questa sofferenza attraverso il percorso più idoneo.
Per far si che questo avvenga nel modo più naturale possibile serve compiere un grande passo a livello educativo, offrendo ai bambini e alle bambine informazioni e modelli che consentano loro di conoscersi e rispettare l’altro diverso da sé.
Niente paura, ne parleremo meglio nel prossimo articolo!
Curiosità: vi propongo questo video creato da Thinks, un’azienda di intimo da ciclo. Simpatico, ma che allo stesso tempo fa riflettere: MENstruation
Se nel frattempo volete approfondire da sole i temi della sessualità e della femminilità in modo delicato e riflessivo, vi lascio il link al libro di Sara.
Fonti:
Casla Jesùs, Il Ciclo Mestruale e i Suoi Sintomi, Decodifica Biologica ed Emozionale. Punto Rojo Libros S.L. (2020).